Il Tagliamento è il più importante fiume del Friuli-Venezia Giulia con una lunghezza di 170 km ed un bacino fluviale ampio quasi 3.000 km².
Considerato l’unico dell’intero arco alpino ed uno dei pochi in Europa a conservare l’originaria morfologia a canali intrecciati, per questa caratteristica di elevata qualità idromorfologica, nonché per l’unicità dell’ecosistema fluviale nel suo complesso, viene anche detto il Re dei fiumi alpini.
Il Tagliamento nasce nei pressi del Passo della Mauria nel comune di Lorenzago di Cadore, in provincia di Belluno (Veneto). Nel primissimo tratto scorre nella regione storica del Cadore, per poi attraversare da ovest a est tutta la Carnia. Nel tratto medio-basso costituisce il confine tra le ex province di Pordenone e Udine e in seguito fra il Friuli Venezia Giulia e il Veneto (città metropolitana di Venezia), per poi sfociare infine nel Golfo di Venezia tra Lignano Sabbiadoro (UD) e Bibione (VE).
Il suo bacino idrografico si estende su 2.916,86 km² e raccoglie una popolazione di circa 165.000 persone. Questo bacino si trova quasi interamente in Carnia e nelle altre vallate montane friulane. I principali centri abitati posti sulle sue rive sono Latisana e San Michele al Tagliamento, mentre nelle immediate vicinanze del fiume si trovano Tolmezzo, Enemonzo, Gemona del Friuli, Trasaghis, San Daniele del Friuli, Spilimbergo, Valvasone, Sedegliano, Codroipo, San Vito al Tagliamento.
Il fiume presenta caratteristiche torrentizie, un letto ampio fino due chilometri (rispetto ad una lunghezza di 170), l’assenza di argini artificiali e un numero limitato di ponti a causa del divieto di costruire su una zona di interesse militare, ritenuta una linea di difesa bellica fino alla Guerra Fredda. La permanenza del letto e del corridoio fluviale originari, e l’assenza di apporti umani significativi lungo il suo corso, lo rendono “l’ultimo fiume selvaggio in Europa”[5]. Solo qui si può ancora osservare un letto fluviale a canali intrecciati e di una simile ampiezza. Il suo contributo all’ecosistema del mare Adriatico deriva in primo luogo dalla qualità delle acque confluite, e dai sedimenti di dolomia bianca delle Alpi Carniche e di roccia vulcanica, che determinano realtà turistiche come Lignano e Bibione.
[da Wikipedia]