Ci aggiorniamo a poco più di due mesi dall’ultima comunicazione, con la quale abbiamo dovuto avvisare tutti della sopravvenuta impossibilità di procedere con la costituzione del Consorzio We Like Bike, rinviando ogni altro programma a causa delle misure connesse al contenimento dell’epidemia di Covid-19 .

La pandemia è tuttora in atto, con un tasso di preoccupazione e di allarme, rispetto a mesi fa, tendenzialmente più contenuto quantomeno perché abbiamo imparato ad assumere comportamenti ed abitudini forzatamente più prudenti per contenere, nella misura del possibile, i rischi per noi stessi e per gli altri.

Non manca la consapevolezza della pesantissima prospettiva che attende, oltre ad una cauta ripresa delle relazioni sociali, la riattivazione delle attività produttive, commerciali, turistiche, dei servizi e della ricettività; laddove possibile dobbiamo cominciare a cercare di fare la nostra parte anche nella formazione di una reazione collettiva che promuova convintamente quei fattori che, fin da subito, potrebbero interagire positivamente ed animare la ripresa, quantomeno nel passaggio dalle condizioni post-emergenziali a quelle di una prima fase di normalizzazione.

Il programma di WLB era notoriamente ambizioso; non costituiva una scommessa al buio, ma imponeva di affrontare fin da subito una partita adeguata all’obiettivo di apportare un significativo miglioramento “locale” rispetto a fenomeni già sviluppati e con elevati standard in termini di qualità e di aspettative.

Stoppata la costituzione del Consorzio, l’intero progetto di WLB era finito in stand-by, comprese le iniziative collegate alla gestione dei percorsi cicloturistici e al loro rilancio, alla organizzazione di escursioni e di noleggi, alla integrazione con le attività ricettive e con gli altri programmi turistici, compreso l’allargamento allo spilimberghese e ad altri comuni del territorio che avevano segnalato la loro adesione e, da ultimo, ad un progetto di collaborazione integrata con la stessa Comunità Collinare (per il quale avevamo avviato approcci preliminari).

È noto che tanti indicatori mediatici ed i segnali che intercettano un possibile un rinnovato potenziamento fenomeno espansivo per le attività motorie – non di squadra – e cicloturistiche, suggeriscono di proporsi fin da subito come offerta chiara ed organizzata, per dare risposte tempestive ad una domanda spontanea di territorio, di moto individuale all’aperto, di impiego compatibile del tempo libero e di attenzione per quello che è “wellness” …

Attivare WLB in questa direzione – che è poi il fine per il quale l’abbiamo “inventata” – potrà anche offrire una sponda alle esigenze di ripresa della circolazione turistica che costituirà un irrinunciabile obiettivo della città di San Daniele e del territorio collinare nel dopo-emergenza.