La chiesa è stata consacrata nel 1308, forse in seguito al restauro ed ampliamento di un più antico sacello cristiano ed è dedicata a Sant’Antonio Abate.
Nel 1348 si resero necessari dei lavori per riparare i notevoli danni causati da un violento terremoto. Altri interventi furono eseguiti nel 1405, mentre nel 1441 fu stabilito di allungare la chiesa, forse di innalzarne il tetto, realizzare il coro e una piccola sacrestia.
A quell’epoca la navata è dotata di un solo altare, collocato probabilmente davanti all’arco del coro, dedicato a Sant’Antonio Abate.
Nel 1469 sono realizzate le decorazioni degli archetti del sottotetto, illustrati con figure allegoriche sacre e profane mentre nel 1470 si concludono i lavori sulla facciata gotica in pietra d’Istria con il magnifico rosone raggiato che nel clipeo ospita la Madonna con il Bambino ed il portale che nella lunetta accoglie le figure dell’Eterno Padre, Giovanni Battista, Antonio da Padova e Antonio Abate, con i suoi simboli.
La chiesa è ad unica navata ed è coperta da tre cicli di affreschi: i primi due sono stati realizzati da Vitale da Bologna verso la fine del Trecento, mentre il terzo fu affrescato da Martino da Udine, detto Pellegrino da San Daniele.