Il 4 dicembre del 1302 il patriarca d’Aquileia Ottobono de’ Razzi dava facoltà al barone Guglielmo di Waldsee, visconte di Mels, cavaliere di antica stirpe sveva, di costruire un nuovo castello “de novo et facere domum magnam” su di un colle di proprietà della famiglia nei pressi dell’avito maniero di Mels.
Il castello, costruito “alto da terra sei passi e grosso due braccia”, portato a termine dopo la morte di Guglielmo dai suoi tre figli Asquino, Bernardo e Vicardo che per primi assunsero il cognome di Colloredo Mels Waldsee, costituisce fin dal suo nascere un esempio tipico di castello “residenziale” costruito per necessità difensive al centro del feudo quale stabile e sicura dimora.
Sempre più ingrandito attraverso i secoli, subì una lenta e costante sostituzione delle caratteristiche difensive con quelle più propriamente residenziali. Riccamente decorato da Giovanni da Udine alla metà del secolo XVI, il famoso studiolo del castello di Colloredo costituisce uno dei più significativi momenti artistico-decorativi del maniero, punto di riferimento nel panorama architettonico della Piccola Patria.
[dal sito ufficiale https://consorziocastelli.it/icastelli/udine/colloredo]